Recentemente un mio cliente mi ha chiesto di valutare la possibilità di aggiornare la sua workstation, utilizzata prevalentemente per calcoli di tipo ingegneristico. La sua idea era quella di mantenere la macchina su piattaforma AMD e con sistema di raffreddamento ad aria.

La workstation era in uso già da alcuni anni e, sebbene non avesse mai avuto grossi problemi a livello hardware e/o software, iniziava a manifestare qualche incertezza nella gestione di alcuni applicativi professionali di ultima generazione.

Dopo aver verificato lo "stato di salute" generale della macchina, ho proposto al cliente degli interventi hardware mirati, volti a sostituire i componenti essenziali della sua workstation, al fine di aumentarne le prestazioni generali ottimizzando i costi.

A tal fine, è stato deciso di "riciclare" alcuni componenti tra cui l'alimentatore e la scheda video (relativamente recenti rispetto al resto della componentistica) e che sono risultati essere ancora in buono stato di efficienza.

Ho, quindi, provveduto alla rimozione dei vecchi componenti (ormai obsoleti) e proceduto all'installazione di una nuova scheda madre di fascia medio-alta, una Aorus X570.

Ovviamente, bisognava optare per un processore all'altezza della nuova situazione e la scelta è caduta su un AMD Ryzen 9 a 12 core.

Completano la nuova configurazione un dissipatore ad aria a doppia torre di ottima fattura (Noctua), un SSD NVMe M.2 di nuova generazione, 2 moduli di memoria RAM DDR4 da 32GB ciascuno, nuove ventole ad alta efficienza (posizionate sia in modalità immissione che estrazione) e una ventola di raffreddamento supplementare dedicata alla gestione della temperatura dei 2 dischi meccanici destinati all'archiviazione dei dati.

Con l'intervento appena descritto, il cliente ha avuto la possibilità di rigenerare la propria postazione di lavoro, ad un costo ragionevole e, soprattutto, massimizzando l'utilità complessiva del suo investimento.